I Festeggiamenti per Jorge Amado nel Centenario della Nascita
Antonella Rita Roscilli
Jorge Amado
La "Fundação Casa de Jorge Amado" di Salvador, capitale dello stato brasiliano di Bahia, è la Casa della Memoria che conserva amorevolmente il patrimonio letterario, video e fotografico (250.000 documenti) dello scrittore Jorge Amado (1912-2001) e di sua moglie, la memorialista di origini italiane Zélia Gattai. E’ il cuore pulsante vivo e rinnovato da cui sono partite mostre, esposizioni fotografiche, conferenze e rappresentazioni teatrali che hanno aperto ufficialmente ad agosto 2011 i festeggiamenti dell’Anno dedicato al Centenario della nascita di Amado. Anche in altri stati brasiliani, nell’America Latina, in Europa ecc., l’intero anno 2012 è dedicato al “Cantore di Bahia” più conosciuto al mondo e tradotto in quarantanove lingue. La sua vita intera è stata votata agli ideali di pace e giustizia, alla lotta contro i preconcetti e il razzismo. Ha avuto vicino a sé una persona semplicemente speciale: Zélia Gattai, figlia e nipote di emigranti italiani e con lei ha condiviso tutto, dalla revisione dei libri all’amaro esilio. Quando la vide la prima volta disse “Lei sarà la donna della mia vita”. E’ così è stato per sempre, nel rispetto reciproco e nella condivisione di sogni e ideali. Complice del viaggio e dell’avventura, Zélia ha condiviso con lui la passione per le storie. Vissero a Salvador in una casa ormai storica, a rua Alagoinhas n. 33, nel quartiere di Rio Vermelho che, si spera, venga presto aperta al pubblico come Casa-Museo. 

Amado lottò contro il preconcetto razziale, contro l'intolleranza religiosa, divenne voce degli oppressi, divulgatore della cultura afro che, ancora oggi, molta della élite brasiliana continua a discriminare. Utilizzò frasi provocatorie e piene di verità dicendo che in ogni brasiliano bianco scorre sangue africano nelle vene. Subì il carcere varie volte e l’amaro esilio in Europa dal 1948 al 1952. Era nato il 10 agosto 1912 nella Fazenda Auricídia, località Ferradas, a dodici chilometri da Itabuna, città situata nella regione meridionale dello stato di Bahia. “A metà strada tra Itabuna e Ilheus” amava dire. Trascorse la sua infanzia a Ilhéus e frequentò a Salvador le scuole superiori. Iniziò a lavorare in giornali e partecipò alla vita letteraria locale, fondando insieme ad altri colleghi l’'Academia dos Rebeldes". Pubblicò il primo romanzo “Il Paese del Carnevale” nel 1931. Nel 1933 nacque il libro  “Cacao”. Seguirono “Sudore” nel 1934, “Jubiabà” nel 1935, “Mar Morto” nel 1936 e l’anno successivo “Capitani della spiaggia” nel  quale si incontra la città dell’epoca e la realtà dei bambini di strada che diventano nel libro protagonisti e símbolo di denuncia sociale.

Sempre in quell’anno partecipò al II Congresso Afro-Brasileiro a Salvador, (organizzato fra gli altri dal suo caro amico Edison Carneiro), e subì persecuzione finchè i suoi libri furono censurati e bruciati nella pubblica piazza. Jorge Amado si laureò in Giurisprudenza a Rio de Janeiro nel 1935 e divenne un militante comunista. Perciò fu obbligato a esiliarsi in Argentina e Uruguai tra il 1941 e il 1942, periodo in cui fece un lungo viaggio attraversando l’America Latina. Nel 1945 fu eletto membro dell’Assemblea Nazionale Costituente come deputato federale del PCB più votato dello Stato di São Paulo. Fu autore di una legge fondamentale che assicura ancora oggi la libertà di religione nel Paese. Nello stesso anno si era incontrato con Zélia Gattai che divenne la sua compagna per sempre. Nel 1947, anno della nascita del loro primo figlio João Jorge, in seguito alla notizia del PCB dichiarato partito illegale, si esiliarono in Francia e vi rimasero fino al 1950, quando furono espulsi. Tra il 1950 e il 1952 vissero in Cecoslovacchia dove nacque la seconda figlia Paloma e poi tornarono in Brasile dove nel 1955 Amado si allontanò dal PCB dedicandosi solo alla letteratura. Il 6 aprile 1961 entrò nell’Accademia Brasiliana di Lettere occupando il seggio n. 23 che era stato precedentemente occupato da Machado de Assis e aveva come patrono José de Alencar.

La sua opera letteraria conobbe innumerevoli adattamenti per cinema, teatro, televisione, oltre ad essere stato tema di tante scuole di samba. Morì a Salvador il 6 agosto 2001 e le sue ceneri riposano accanto all’eterna amata Zélia che lo ha raggiunto il 17 maggio 2008. Riposano nel loro amato giardino della casa di Rio Vermelho. Jorge Amado ha ricevuto molti riconoscimenti, premi nazionali e internazionali, titoli di Commendatore e di Grande Ufficiale in Venezuela, Francia, Spagna, Portogallo, Cile, Argentina oltre ad essere Dottore Honoris Causa in dieci università di vari Paesi tra cui Brasile, Italia, Francia, Portogallo e Israele. Il titolo di Dottore alla Sorbonne in Francia fu l’ultimo che ricevette personalmente nel 1998, nel suo ultimo viaggio a Parigi. L’ultima intervista in Italia è stata realizzata dallo scrittore e giornalista Gianni Minà, quando Amado venne per ricevere la Laurea Honoris Causa all’Università di Padova. Per tutto questo ed altro, i festeggiamenti del Centenario della nascita di Jorge Amado acquisiscono il valore dell’omaggio ad un brasiliano che si è distinto, ha sempre divulgato la sua Terra e ha lottato per la giustizia i diritti sociali degli oppressi lottando contro razzismo e preconcetti.

Per celebrare gli eventi, la Fondazione Jorge Amado nel corso del 2011 è stata completamente ristrutturata, anche per ricordare i suoi 25 anni di attività. Nei locali del Pelourinho è costantemente aperta una visita guidata dei due piani ove si può ammirare l’esposizione su Jorge e Zélia. I testi che compongono la mostra sono tradotti in inglese e francese; vi sono pannelli touchscreen; è stata rinnovata la sala del Caffè-Teatro Zélia Gattai. Il 10 agosto 2011 alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, tra gli altri, la famiglia Amado e Antonio Albino Rubim, Segretario della Cultura di Stato di Bahia (SECULT), promotore degli eventi. Il Presidente Arthur Guimarães Sampaio e la Direttrice esecutiva Myriam Fraga hanno ricordato che la Fondazione “ è stata sempre fortemente sostenuta da Zélia Gattai, che l’ha difesa anche nei momenti di difficoltà”. L’agenda delle celebrazioni è ricca. Oltre a seminari e piéces teatrali, si è avuta la grande esposizione fotografica “100x100-Carybé ilustra Jorge Amado”, dedicata a Jorge e al suo grande amico pittore Carybé, le cui immagini popolano tanti suoi libri. Si è tenuta la conferenza “Um Mar Vivo: Como Jorge è Amado em Africa” con lo scrittore mozambicano Mia Couto.

Il I Coloquio de Literatura Brasileira, tenutosi all’Accademia di Lettere di Bahia, è stato interamente dedicato all’opera amadiana ed in particolare al suo primo libro “Il Paese del Carnevale”, a ottanta anni dalla pubblicazione. Nel Pelourinho ogni fine mese si tengono gli incontri delle “Merende di Dona Flor” con la realizzazione di ricette tipiche tratte dal libro “Dona Flor e i suoi due mariti”. Il 5 ottobre 2011 è uscito nelle sale brasiliane il film Capitães da Areia, tratto dal libro “Capitani della spiaggia”, con la colonna sonora di Carlinhos Brown e diretto da Cecilia Amado, nipote di Jorge e figlia di Paloma. “Ho letto il libro a 14 anni” dice Cecilia “e mi colpì molto perché parla del dramma sociale dei meninos de rua, oggi purtroppo ancora molto attuale, dopo 70 anni. Poter presentare quest’ opera alle nuove generazioni, nell’anno del suo Centenario, per me è un onore infinito”. João Jorge Amado, figlio di Jorge e Zélia, sta organizzando, intanto, il fondo della corrispondenza epistolare tra i genitori, per dar vita  al volume “Jorge & Zélia, correspondência” con uscita prevista nell’agosto 2012. Uno dei punti più alti del Centenario è l’inaugurazione dell’esposizione interattiva “Jorge, Amado e Universal”, nel Museo della Lingua Portoghese di São Paulo. La mostra percorrerà varie capitali prima di giungere a Salvador il 9 agosto 2012.

Vogliamo qui ricordare altri eventi prestigiosi, oltre a quelli organizzati dalla Fondazione. Infatti ad agosto 2011 Rede Bahia, (il maggior gruppo di comunicazione del nord-nordest, composto da 6 televisioni affiliate a Rede Globo) ha inaugurato la campagna Amado Jorge,  sotto la responsabilità del “Dipartimento de Criação e Conteudo”, diretta da Sérgio Siqueira. Mosaico baiano, uno dei programmi più importanti della rete nazionale, ha ospitato una serie settimanale di grande successo, con testi di Amado declamati dall'attore Dody Só, oltre a dedicargli varie "pillole" televisive e una puntata del programma educativo Aprovado condotto da Jackson Costa. La vita di Amado è il tema scelto per le sfilate carnevalesche a Salvador e nella Escola di Samba Imperatriz Leopoldinense di Rio de Janeiro. Sono nati cordeis, (ballate tradizionali nordestine), incontri nelle Biblioteche, concerti che portano il suo nome, spettacoli teatrali. Sugli schermi di Rede Globo andrà in onda una nuova versione della novela “Gabriela, garofano e cannella”. La stessa Biblioteca di Rede Bahia nell’ottobre 2011 è stata ribattezzata Praça de Leitura Jorge Amado, alla presenza di Myriam Fraga, stimata poetessa che, per volere dello stesso Amado, dirige amorevolmente la Fondazione dal 1986.

A fine gennaio nello spazio antistante la Casa azzurra della Fondazione si è tenuta una esposizione fotografica dal titolo “Personaggi di Jorge Amado, personaggi di Bahia”. Ed è stato presentato il libro “Dal racconto alla scena: re-inventando Jorge Amado”, risultato di un corso trimestrale di teatro tenuto dal drammaturgo baiano Gil Vicente Tavares. Questi e ancora tanti altri avvenimenti a livello mondiale celebrano l’essere umano e lo scrittore Jorge Amado. La sua importanza per la divulgazione della cultura brasiliana nel mondo fu/è/sarà unica e il suo ruolo di Ambasciatore culturale continua incontrastato da quasi un secolo.


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Antonella Rita Roscilli è brasilianista e giornalista. Si dedica alla divulgazione di cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa lusofona. Laurea in Lingua e Lett. Brasiliana presso “La Sapienza”, Università di Roma. Mestre em Cultura e Sociedade (Facom-Ufba). Biografa della memorialista Zélia Gattai Amado, ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato la post-fazione dell’edizione italiana di Un cappello da viaggio (ed. Sperling &Kupfer) di Zélia Gattai. Collaboratrice della "Fundação Casa de Jorge Amado" di Salvador (Bahia). Socia correspondente dell’IGHB ("Instituto Geográfico e Histórico da Bahia").